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Studio Ely Chance

RIEQUILIBRI EMOTIVI

@copyright 2022

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Chi è l' Analogista?

L'analogista è un professionista nel settore delle discipline olistiche e del benessere emotivo, specializzato nell’ambito delle relazioni d’aiuto. Non essendo né un medico né uno psicologo, non si occupa di diagnosi cliniche né prescrive farmaci.

Grazie allo studio delle Discipline Analogiche, sviluppate a partire dalle ricerche dello psicologo e ipnologo Stefano Benemeglio, l'analogista è in grado di decifrare i linguaggi emotivi e analizzare le dinamiche comportamentali dell’essere umano, con l'obiettivo di aiutarlo a raggiungere una maggiore armonia interiore.

Il suo ruolo è quello di facilitare il dialogo tra la mente razionale e la sfera emotiva (o inconscia), favorendo un equilibrio tra queste due componenti fondamentali dell’individuo.

Attraverso un percorso di consapevolezza, la persona viene accompagnata a esplorare sé stessa, comprendendo quali esperienze passate influenzano il proprio presente e come queste possano manifestarsi sotto forma di schemi ripetitivi, disagi o difficoltà nelle relazioni e nella comunicazione.

L'obiettivo finale del percorso di riequilibrio emotivo con l’analogista è la presa di coscienza di quei meccanismi e condizionamenti, sia interiori che esterni, che ostacolano la piena espressione di sé e la realizzazione personale.

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Cosa fa l' Analogista?

L'analogista lavora sia nell’ambito personale che professionale, aiutando le persone a individuare i propri punti di forza per superare situazioni di disagio o difficoltà.

Durante una seduta di riequilibrio emotivo, l’analogista entra in contatto con la sfera emotiva della persona attraverso una comunicazione profonda. È importante sottolineare che durante l’intero processo, il soggetto resta perfettamente cosciente e consapevole delle proprie azioni.

Uno degli strumenti principali dell’analogista è la comunicazione non verbale, che si avvale di gesti e segnali per bypassare i meccanismi razionali e instaurare un dialogo diretto con l’inconscio. 

A differenza dell’ipnosi tradizionale, questo approccio sfrutta la tensione emotiva che emerge in risposta a determinati stimoli o simboli.

Stabilire una connessione diretta con l’inconscio è fondamentale per riconoscere e superare autoinganni e conflitti interiori, migliorando così il rapporto con sé stessi e con gli altri.

Quando una persona raggiunge un equilibrio tra mente conscia e inconscia, diventa più sicura nelle sue scelte, riesce a prendere decisioni con maggiore libertà e vive con più serenità. 

Questo equilibrio le permette di:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Acquisire una maggiore familiarità con la propria parte emotiva consente di liberarsi dai condizionamenti esterni e dal peso delle aspettative altrui, riconquistando il pieno controllo delle proprie scelte.

Durante una seduta, dopo aver individuato l’obiettivo principale, si analizzano gli eventi e le persone che, lungo il percorso di vita, hanno creato ostacoli o disagi nelle relazioni interpersonali.

Gli ambiti di intervento possono riguardare diversi aspetti della vita:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Attraverso questo percorso, l’analogista aiuta la persona a comprendere e sciogliere i blocchi interiori, favorendo un riequilibrio emotivo e una maggiore armonia nella propria vita.

MIGLIORARE LE PROPRIE RELAZIONI

SVILUPPARE LE POTENZIALITA'

AFFRONTARE I CONFLITTI CON  CONSAPEVOLEZZA

AUMENTARE L' AUTOSTIMA

RAGGIUNGERE I PROPRI OBIETTIVI

GESTIRE L'ACCANIMENTO VERSO LE DIPENDENZE

SUPERARE I BLOCCHI EMOTIVI

SMETTERE DI FUMARE

AUMENTARE L'ENERGIA

GESTIRE LA RABBIA REPRESSA

RAPPORTI CON LA FAMIGLIA D'ORIGINE

RAPPORTI SENTIMENTALI AFFETTIVI

RAPPORTI SESSUALI PASSIONALI

DISTURBI DEL COMPORTAMENTO

AUTOREALIZZAZIONE

Quanto dura il percorso ?

È una domanda frequente, spesso legata alla preoccupazione che il percorso possa essere lungo e costoso. Questa convinzione può portare molte persone a evitare di iniziare un lavoro su sé stesse o di chiedere aiuto per superare momenti di difficoltà.

Un percorso di riequilibrio emotivo con un analogista ha una durata variabile, che può estendersi fino a un massimo di cinque mesi, a seconda del disagio affrontato e della presenza di eventuali sintomi fisici che richiedono più consulenze.

Non esiste una durata prestabilita, ma è certo che queste discipline mirano a interventi brevi e mirati, lavorando direttamente sulle radici del problema.

Spesso si pensa che più lungo è il percorso, migliori saranno i risultati. 

Tuttavia, già dopo la prima seduta possono verificarsi cambiamenti significativi. 

I trasformazioni più profonde, invece, richiedono un impegno costante sia da parte dell'analogista che della persona stessa. I progressi dipendono dalla capacità di mettersi in discussione e dalla determinazione nel portare a termine il percorso.

Scegliere di intraprendere questo cammino significa affrontare sé stessi in profondità, accettando di mettere in discussione convinzioni e schemi di vita. 

Alcuni, di fronte a questa sfida, possono scegliere di interrompere il percorso, attribuendo il mancato risultato al professionista.

Per affrontare il riequilibrio emotivo con successo, è fondamentale avere consapevolezza dell’impegno richiesto. Vedere questo lavoro come un investimento per un futuro migliore aiuta a sviluppare una maggiore maturità personale e una libertà interiore che permette di compiere scelte più autonome e consapevoli.

La vera soddisfazione arriva quando si riesce finalmente a realizzare ciò che si desidera veramente.

 

Come si struttura la seduta?

Una seduta di riequilibrio emotivo si articola in tre fasi principali:

 

1) ANALISI LOGICA


In questa fase, la persona identifica il focus su cui desidera lavorare, ovvero il motivo che l’ha spinta a rivolgersi all’analogista e gli obiettivi che intende raggiungere.

 

2) DIALOGO EMOTIVO


Attraverso specifiche tecniche di comunicazione verbale, paraverbale e non verbale, l’analogista instaura un dialogo profondo con l’inconscio. Questo consente di superare i meccanismi di difesa e di individuare, lungo la linea del tempo, eventi passati che continuano a influenzare emotivamente il presente.

 

3) RISTRUTTURAZIONE E CELEBRAZIONE


L’ultima fase del percorso prevede la rielaborazione delle esperienze dolorose o delle situazioni che hanno generato sofferenza. Rivivere e comprendere queste emozioni represse è essenziale per interrompere quei modelli di comportamento che ancora oggi condizionano la persona. Solo così sarà possibile riprendere il controllo della propria vita e costruire un futuro più sereno e consapevole.

 

Affidarsi a un analogista è un atto di cura verso sé stessi, un primo passo concreto per ritrovare equilibrio, comprensione e libertà interiore.
Vedere una persona che riscopre il proprio valore, che si libera da pesi emotivi e torna a scegliere con consapevolezza, è la parte più bella di questo lavoro.
Imparare a leggere le proprie emozioni, comunicare in modo autentico e riconoscere ciò che ci appartiene davvero è il punto di partenza per vivere con più leggerezza e presenza ogni giorno.

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